La Commissione impone dazi compensativi provvisori sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina
A nove mesi dall’apertura di un’inchiesta antisovvenzioni ex officio, la Commissione europea ha istituito dazi compensativi provvisori sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina. Sulla base dell’inchiesta svolta, la Commissione ha concluso che la catena del valore dei veicoli elettrici a batteria in Cina beneficia di sovvenzioni sleali, dalle quali deriva una minaccia di pregiudizio economico ai produttori UE di veicoli elettrici a batteria. L’inchiesta ha inoltre esaminato le conseguenze probabili e l’impatto di tali misure sugli importatori, sugli utilizzatori e sui consumatori di veicoli elettrici a batteria dell’UE.
Le consultazioni con il governo cinese si sono intensificate nelle ultime settimane, a seguito di uno scambio di opinioni tra il vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis e il ministro cinese del Commercio Wang Wentao. I contatti proseguono a livello tecnico al fine di giungere a una soluzione che sia compatibile con l’OMC e risponda adeguatamente alle preoccupazioni sollevate dall’Unione europea. Qualsiasi esito dei negoziati seguiti all’inchiesta dovrà risultare efficace nel contrastare le forme pregiudizievoli di sovvenzione individuate.
I dazi individuali applicati nei confronti dei tre produttori cinesi inclusi nel campione sono i seguenti:
- BYD: 17,4%;
- Geely: 19,9%;
- SAIC: 37,6%.
Gli altri produttori di veicoli elettrici a batteria in Cina che hanno collaborato all’inchiesta ma non sono stati inclusi nel campione sono soggetti a un dazio medio ponderato del 20,8%. Il dazio per le altre società che non hanno collaborato è pari al 37,6 %.
Rispetto alle aliquote comunicate preventivamente il 12 giugno 2024, i dazi provvisori sono stati leggermente adeguati al ribasso tenendo conto delle osservazioni sull’esattezza dei calcoli presentate dalle parti interessate. Tutte le risultanze dettagliate dell’inchiesta si riflettono nel regolamento di esecuzione ora pubblicato nella Gazzetta ufficiale.
Questi dazi provvisori si applicheranno a decorrere dal 5 luglio 2024, per una durata massima di quattro mesi. Entro tale termine dovrà essere adottata una decisione conclusiva sui dazi definitivi, mediante votazione da parte degli Stati membri dell’UE. Una volta adottata, tale decisione renderebbe i dazi definitivi per un periodo di cinque anni.
Procedura e prossime tappe
Il 4 ottobre 2023 la Commissione ha formalmente avviato un’inchiesta antisovvenzioni d’ufficio sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria originari della Cina e adibiti al trasporto di passeggeri. Un’inchiesta di questo tipo deve essere conclusa entro un massimo di 13 mesi dalla sua apertura. Le misure definitive devono essere istituite entro 4 mesi dall’imposizione dei dazi provvisori. I dazi compensativi provvisori sono garantiti (nella forma decisa dalle autorità doganali di ciascuno Stato membro) e possono essere riscossi in determinate circostanze solo una volta presa la decisione di istituire dazi definitivi.
In base alla procedura di difesa commerciale ordinaria, gli Stati membri voteranno sul livello dei dazi compensativi provvisori, mediante procedura scritta e a maggioranza semplice, entro 14 giorni dalla pubblicazione delle misure provvisorie nella Gazzetta ufficiale. La votazione si svolgerà in base alla procedura prevista dalle norme di comitatologia e non avrà effetti giuridicamente vincolanti.
Le parti interessate hanno inoltre la possibilità di richiedere audizioni con i servizi della Commissione entro 5 giorni dall’entrata in vigore delle misure provvisorie e di presentare osservazioni entro 15 giorni dalla loro entrata in vigore. Alla scadenza di tale termine e dopo aver tenuto conto delle osservazioni delle parti interessate, la Commissione comunicherà l’eventuale proposta di misure definitive e concederà alle parti interessate un termine adeguato (10 giorni) per presentare osservazioni.
La Commissione presenterà quindi la decisione finale agli Stati membri, che voteranno secondo la procedura di esame prevista dalle norme di comitatologia (proposta della Commissione adottata a meno che non vi sia maggioranza qualificata contraria). Tale questa votazione avrà effetti vincolanti. Eventuali misure saranno in vigore per 5 anni, prorogabili su richiesta motivata e successivo riesame.
A seguito di una richiesta motivata, un produttore di veicoli elettrici a batteria in Cina – Tesla – nella fase definitiva potrà essere soggetto a un’aliquota del dazio calcolata individualmente. Qualsiasi altra società produttrice in Cina, tra quelle non incluse nel campione finale, che desideri un esame della propria situazione particolare, potrà chiedere un riesame accelerato, in linea con il regolamento antisovvenzioni di base, subito dopo l’istituzione delle misure definitive. Il termine per concludere tale riesame è di 9 mesi a decorrere dalla richiesta.