Il riscaldamento globale sta costando vite umane, aggravando le disuguaglianze sanitarie e guidando la diffusione di zecche e parassiti portatori di malattie in tutta Europa, secondo un importante rapporto.
Il rapporto ha esaminato centinaia di studi sugli effetti del cambiamento climatico sulla salute, nonché sulle azioni intraprese in risposta, in Europa. La ricercatrice sul clima e la salute Rachel Lowe e i suoi colleghi hanno monitorato 42 indicatori, tra cui quelli sui decessi legati al caldo, la diffusione delle malattie infettive e le tendenze nella ricerca sulla salute e sul cambiamento climatico.
Calore mortale
Lowe e i suoi colleghi hanno utilizzato i dati sulla mortalità e sulla temperatura, nonché le prove precedenti di come il caldo influenzi la mortalità, per stimare che, dal 2003-12 al 2013-22, la mortalità correlata al caldo è aumentata in media di 17 decessi per 100.000 persone all’anno in tutta Europa. L’aumento della mortalità correlata al caldo è stato maggiore nelle donne rispetto agli uomini (vedi “Il calore uccide”).
Zecche e parassiti
Le temperature più calde stanno consentendo ai parassiti portatori di malattie di espandersi in più regioni e stimolando la crescita delle popolazioni di zecche. Un agente patogeno che sta diventando sempre più diffuso a causa del cambiamento climatico è il parassita unicellulare Leishmania infantum. Si trasmette alle persone quando le femmine di flebotoma (Phlebotomus sp.) mordono la pelle umana per nutrirsi di sangue. Il parassita di solito provoca ulcere cutanee in tutto il corpo, che possono essere debilitanti. In casi estremi, può causare febbre e gonfiore della milza e del fegato e potrebbe essere fatale.
(A) Ore medie annuali di rischio per persona per stress da calore correlato all’attività fisica (attività di media intensità) per sottoregione europea per ora del giorno per tre periodi di tempo (1990-2000, 2001-11 e 2012-22). Il cerchio grigio esterno mostra l’ora del giorno su un orologio a 24 ore, mentre i cerchi grigi interni mostrano il numero di ore a rischio. (B) Variazione del tasso di mortalità correlato al caldo espresso come numero di decessi per 100 000 abitanti tra il 2003-12 e il 2013-22 per gli uomini e (C) per le donne. (D) Variazioni nella probabilità di episodi di mortalità legati al caldo estremo dovuti al riscaldamento antropogenico, espressi come rapporto tra la probabilità nel recente periodo fattuale 2003-22 e il clima preindustriale controfattuale.