Le emissioni di anidride carbonica (CO2) derivanti dalle attività umane sono ora più alte che in qualsiasi altro momento della nostra storia. Infatti, dati recenti rivelano che le emissioni globali di CO2 sono state 182 volte superiori nel 2022 rispetto al 1850, nel periodo in cui era in corso la rivoluzione industriale.1
Come siamo arrivati a uno stato così precario e senza precedenti? Per rispondere a questa e ad altre domande chiave, abbiamo analizzato gli ultimi dati sulle emissioni della piattaforma Climate Watch del WRI. Oltre alle tendenze storiche delle emissioni dei paesi, abbiamo esaminato i principali fattori di aumento delle emissioni, come la crescita della popolazione, lo sviluppo economico e l’uso di energia.
Per contestualizzare, il Regno Unito è stato il più grande emettitore di CO2 al mondo nel 1850, il primo anno di dati disponibili. Le sue emissioni erano quasi sei volte superiori a quelle degli Stati Uniti, il secondo paese classificato all’epoca. Francia, Germania e Belgio completano la lista dei primi cinque emettitori.
A partire dal 2022 – gli ultimi dati disponibili – la Cina si è classificata come il più grande emettitore di CO2 al mondo, seguita da Stati Uniti, India, Russia e Giappone. Tuttavia, tra i primi 10 emettitori di CO2, gli Stati Uniti hanno le più alte emissioni pro capite. Le emissioni pro capite negli Stati Uniti sono il doppio di quelle della Cina e 8 volte quelle dell’India.