Un nuovo studio, di cui il ricercatore CMCC Daniele Peano è co-autore, esplora come i cambiamenti di temperatura nell’altopiano del Tibet durante la primavera possano influenzare il clima del Nord America durante l’estate.
La previsione sub-stagionale e stagionale di siccità e inondazioni rappresenta una delle principali sfide della meteorologia e della climatologia. In un nuovo studio, realizzato utilizzando 16 Earth System Models, il team internazionale di ricercatori ha scoperto che il raffreddamento sull’altopiano del Tibet porta a una reazione a catena, che influenza le temperature dell’aria e le precipitazioni in alcune parti del Nord America.
Gli scienziati, tra cui il ricercatore del CMCC Daniele Peano, della divisione di Earth System Modelling and Data Assimilation (ESYDA), hanno studiato come i cambiamenti di temperatura nell’altopiano del Tibet durante la primavera possano influenzare i modelli climatici in Nord America durante l’estate.
I loro risultati mostrano che quando il Tibet subisce anomalie di temperatura, come il raffreddamento in primavera, ciò scatena una reazione a catena che porta a cambiamenti nelle temperature dell’aria e negli schemi precipitativi in alcune parti del Nord America durante l’estate.
Il nord-ovest del Nord America e le Grandi Pianure meridionali sono particolarmente colpite, ma il “treno d’onda” delle anomalie inizia dal Tibet e si sposta via via attraverso il nord-est dell’Asia e lo Stretto di Bering per raggiungere poi la parte occidentale del Nord America.
Lo studio di queste connessioni è importante per le previsioni climatiche su scala stagionale. Studiando queste connessioni, gli scienziati possono migliorare le previsioni degli eventi climatici stagionali, il che è cruciale per la pianificazione e la preparazione.