LA CONGIUNTURA ITALIANA
Imprese
A novembre, l’indice della produzione industriale ha registrato un’ulteriore flessione (-1,5% rispetto a ottobre) più consistente di quella del mese precedente (-0,2%). Il calo è stato diffuso a tutti i principali raggruppamenti di industrie: la produzione dei beni energetici ha segnato la diminuzione più marcata (-4,0%) seguita da quella dei beni consumo e dei
beni intermedi (-1,8%). Il calo del settore dei beni strumentali (-0,2% la variazione rispetto a ottobre) è stato più contenuto.
A livello trimestrale, la componente dei beni strumentali ha mostrato, comunque, un aumento nel periodo agosto-novembre (+0,3% rispetto ai tre mesi precedenti) a differenza di quella dei beni intermedi e di consumo che sono diminuiti (rispettivamente -0,9% e –2,3%). Nello stesso trimestre, l’indice generale ha registrato una flessione congiunturale (-0,8%).
A ottobre, l’indice di produzione nel settore delle costruzioni ha segnato il terzo aumento consecutivo (+0,6% in termini congiunturali), con una crescita congiunturale ancora più marcata nella media del trimestre agosto-ottobre (+2,0%, figura 3). Tuttavia, nel confronto con i primi dieci mesi del 2022, l’indice corretto per gli effetti di calendario è ancora in calo dell’1,5%.
Il mercato immobiliare tra luglio e settembre ha mostrato in media una certa stabilità: i prezzi delle abitazioni in termini congiunturali sono rimasti stazionari a sintesi di variazioni di segno opposto tra i prezzi delle abitazioni nuove (+1,6%) e di quelli delle abitazioni esistenti (-0,4%) in un contesto di riduzione dei volumi di compravendita la cui variazione tendenziale nello stesso periodo è stata pari a -10,4%.
Nel terzo trimestre, gli investimenti fissi lordi delle società non finanziarie hanno segnato un ulteriore calo congiunturale (-1,1%) simile a quanto registrato nei tre mesi precedenti (-1,3%). Il tasso di investimento è diminuito per la quarta volta consecutiva (-0,4 punti percentuali), attestandosi al 22,2% a seguito dell’aumento del valore aggiunto (+0,7%). Nello stesso trimestre, la quota di profitto ha mostrato la terza flessione consecutiva anche se di minore intensità rispetto alle precedenti.