L’Annuario statistico italiano, che quest’anno giunge alla 145esima uscita, è uno strumento quasi unico per viaggiare nel nostro Paese, avventurandosi in tutte le sue dimensioni più importanti. I 24 capitoli di cui è composto offrono al lettore, con molti particolari, i dati dell’anno che meglio descrivono la popolazione, la società, l’ambiente, l’economia, le istituzioni, i servizi, i comportamenti, la cultura, la ricerca, e molto altro ancora.
Capitolo 2 – Ambiente ed energia
Nel 2020 c’è un marcato calo delle emissioni di gas serra generate dai residenti (-10,2 per cento), per la pandemia, mentre crescono nel 2021 (+6,2 per cento). Nel 2021 aumenta il consumo interno lordo di energia (+6,3 per cento), diminuito molto l’anno precedente. Forte è la dipendenza energetica dall’estero (73,5 per cento). Il settore elettrico riscontra una flessione della produzione da fonti rinnovabili, pari al 40,2 per cento. Cresce Il consumo energetico delle unità residenti (+8,8 per cento).
La spesa energetica delle famiglie per usi domestici è pari a 36 miliardi di euro, corrispondenti a 1.411 euro annui per famiglia.
Nel 2021 considerato l’insieme dei capoluoghi di regione la temperatura media annua è pari a 15,5°C (+ 0,6°C rispetto al valore climatico 1981-2010). La precipitazione totale (circa 708,8 millimetri) cala di 34,3 millimetri sul valore climatico. Nel 2022 è stabile la quota delle aree protette, pari al 21,7 per cento terrestre (65 mila Km2) e il 10,6 per cento marino (57.181 Km2), in linea con gli obiettivi di conservazione della biodiversità. Nel 2020 dai 4.037 siti estrattivi di cave e miniere autorizzati sono estratte 177,2 milioni di tonnellate (-3,8 per cento sul 2019). I prelievi di acque minerali naturali, salgono a 19,8 milioni di metri cubi (+3,6 per cento).
Nel 2022 gli incendi boschivi hanno colpito una superficie di 72.560 ettari. Il numero totale di sismi è in linea con gli anni successivi al 2018. Nel 2020 le perdite idriche totali delle reti di distribuzione dell’acqua potabile sono il 42,2 per cento e 6,7 milioni di residenti risultano non collegati al servizio pubblico di fognatura. Nel 2021 sono stati prodotti 29,6 milioni di tonnellate di rifiuti urbani (+2,3 per cento rispetto al 2020). Stabile la raccolta differenziata arrivata al 64 per cento. Nel 2022 le maggiori preoccupazioni ambientali riguardano i cambiamenti climatici (56,7 per cento) e l’inquinamento dell’aria (50,2). Diminuisce la soddisfazione delle famiglie per il servizio di fornitura di energia elettrica (dall’84,8 per cento del 2021 al 79,4 del 2022).
Capitolo 7 – Istruzione e formazione
Prosegue la flessione della popolazione scolastica, nel 2021/2022 attestata a 8.208.679 iscritti, 118.508 in meno rispetto all’anno precedente con la scuola primaria che perde 61.651 unità. La presenza straniera raggiunge il 10,6 per cento. Stabile il numero di studenti che consegue un diploma di scuola secondaria di II grado (506.612), i diplomati aumentano nei licei (arrivano a
259.910), mentre diminuiscono negli Istituti professionali (-6.152 unità).
Conseguono il diploma di liceo scientifico o di istituto tecnico-settore tecnologico il 56,3 per cento dei maschi rispetto al 26,3 per cento delle femmine.
Raddoppiati negli ultimi cinque anni iscritti e diplomati nei corsi degli Istituti tecnologici superiori (Its Academy).
Si conferma la maggiore presenza femminile tra gli immatricolati nelle università ma sono ancora consistenti le differenze nella scelta del corso di studi con una minore presenza femminile nell’area Stem (20,2 per cento contro il 40,4 dei maschi). In aumento il numero di laureati nel 2021 (+6,5 per cento), ma è ancora inferiore alla media europea il tasso di conseguimento di un titolo terziario che nel 2020 si attesta a 35,6 per cento contro il 39,6 per cento del dato europeo. Gli iscritti ai corsi di dottorato sono 38.176 (+15 per cento) e le
donne sono meno della metà (47,9 per cento). Lo svantaggio per le donne si osserva anche nell’ambito della carriera lavorativa universitaria: tra i ricercatori universitari solo il 46,3 per cento sono donne, tra i professori associati sono il 41,3 per cento e tra gli ordinari appena il 26,2 per cento.
Nel 2022 il tasso di occupazione dei giovani in transizione dalla scuola al lavoro ha registrato un deciso miglioramento raggiungendo il 56,5 per cento tra i diplomati (+6,6 punti rispetto al 2021) e il 74,6 per cento tra i laureati (+7,1 punti). Il tasso di occupazione dei laureati ha superato i livelli pre-crisi (+4,1 punti rispetto al 2008), mentre quello dei diplomati resta ancora inferiore (-7,1 punti rispetto al valore più elevato registrato nel 2006).
Capitolo 18 – Costruzioni
Nel 2022 l’indice della produzione nelle costruzioni registra un aumento del 12,6 per cento rispetto all’anno precedente, confermando l’andamento tendenziale positivo iniziato nel 2021, dopo il calo osservato nell’anno della pandemia.
L’indice corretto per gli effetti di calendario recupera e supera ampiamente i livelli pre-pandemici, mostrando nel 2022 i livelli più alti dal 2011.
Anche gli indicatori dei permessi di costruire confermano la tendenza positiva dell’anno precedente, registrando, rispetto al 2021, un lieve incremento delle abitazioni (+0,1 per cento) e un incremento più elevato della superficie dell’edilizia non residenziale (+2,8 per cento). Al contrario, la superficie utile dei nuovi fabbricati residenziali autorizzati risulta in calo dello 0,6 per cento.
Per quanto riguarda le caratteristiche degli edifici residenziali nuovi, si osserva, nel 2022, una diminuzione della dimensione media, sia in termini di volume sia in termini di superficie, a fronte di un numero medio di abitazioni per fabbricato che risulta stabile.
Nell’edilizia non residenziale, i nuovi fabbricati e gli ampliamenti presentano, rispetto al 2021, nel complesso e per il secondo anno consecutivo, un incremento tendenziale sia della superficie totale sia del volume, anche se in misura più contenuta rispetto all’anno precedente. L’incremento più marcato in termini di volume interessa il settore dell’agricoltura (+25,9 per cento.