U.E. – proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio
Relazione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, che modifica il regolamento (UE) 2019/1020 e la direttiva (UE) 2019/904 e che abroga la direttiva 94/62/CE
Testo approvato – Imballaggi e rifiuti di imballaggio – P9_TA(2023)0425 – Mercoledì 22 novembre 2023
Premessa
l settore degli imballaggi è una parte importante dell’economia europea che nel 2018 ha generato un fatturato di 355 miliardi di euro nell’UE. Rafforzato dalle nuove pratiche di consumo, il settore è anche una fonte sempre maggiore di rifiuti:
l’UE è passata dal produrne 66 milioni di tonnellate nel 2009 a 78,5 milioni di tonnellate nel 2019. È evidente che, se nel 2020 ciascun europeo ha prodotto 177 chili di rifiuti di imballaggio, nel 2030 i chili generati saranno 209 se non si interviene, vale a dire che vi sarà un aumento complessivo dei rifiuti di imballaggio del 19 % a livello europeo.
La carta e il cartone sono i rifiuti di imballaggio più comuni (41 %), seguiti dalla plastica (19,5 %), dal vetro (19 %), dal legno (15 %), dal metallo (5 %) e dall’alluminio. La plastica (+27 %) e la carta e il cartone (+25 %) sono i due flussi di rifiuti che hanno registrato la crescita maggiore dal 2009.
Gli imballaggi sono uno dei principali utilizzatori di materiali vergini (il 40 % della plastica e il 50 % della carta utilizzati nell’UE sono destinati agli imballaggi) e rappresentano il 36 % dei rifiuti solidi urbani.
A queste preoccupazioni ambientali si aggiunge anche la varietà degli approcci normativi a livello nazionale, il che crea ostacoli che impediscono il funzionamento ottimale del mercato interno. Inoltre, si registrano prestazioni diseguali tra gli Stati membri: sebbene in tutta l’UE il 64 % degli imballaggi sia riciclato (dati Eurostat 2020)[2], vi sono evidenti differenze a livello nazionale, con un tasso di riciclaggio che va dal 40 % in Romania e Malta all’80 % in Belgio, a fronte di un obiettivo europeo di riciclaggio pari al 70 % entro il 2030.
Tutti questi motivi giustificano l’intervento con la presente proposta di regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, pubblicata il 30 novembre 2022. La proposta rientra nell’ambito del Green Deal europeo, che mira a conseguire la neutralità in termini di emissioni di carbonio entro il 2050.
La proposta della Commissione per un’economia circolare degli imballaggi
Nel totale rispetto della gerarchia dei rifiuti, la Commissione intende:
– La Commissione intende inoltre imporre inoltre agli Stati membri di ridurre i rifiuti del 5 % nel 2030, del 10 % nel 2035 e del 15 % nel 2040, attraverso la riduzione al minimo del peso e del volume degli imballaggi, preservandone al tempo stesso la sicurezza e la funzionalità.
– riutilizzare, grazie all’introduzione per la prima volta in un testo comunitario di obiettivi di riutilizzo e ricarica. riciclare, meglio e di più, con una pluralità di obiettivi:
– l’obiettivo relativo al contenuto riciclato per tutti gli imballaggi di plastica e l’obiettivo relativo agli imballaggi riciclabili al 100 % entro il 2030.
La Commissione intende altresì:
– migliorare i tassi di raccolta degli imballaggi attraverso la previsione di sistemi di deposito cauzionale e restituzione obbligatori per le bottiglie di plastica e le lattine di alluminio.
– estendere la responsabilità estesa del produttore a tutti gli imballaggi, con una modulazione dei contributi finanziari legati a tale responsabilità.