Relazione annuale Inail 2022

Nel 2022 sono stati denunciati all’Inail 703.432 infortuni sul lavoro, circa 139mila in più rispetto agli oltre 564mila del 2021 (+24,6%).

L’aumento è dovuto sia ai contagi professionali da Covid-19, passati dai 49mila del 2021 ai 120mila del 2022, sia agli infortuni “tradizionali”, che hanno fatto registrare un incremento di oltre il 13%. Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati 429.004, in aumento del 18,2% rispetto ai 363.074 dell’anno precedente. Circa il 15% è avvenuto “fuori dell’azienda”, cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o “in itinere”, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro.

Casi mortali in calo, il 60% è avvenuto “fuori dell’azienda”. Le denunce di infortunio con esito mortale sono state 1.208, con un decremento del 15,2% rispetto alle 1.425 del 2021. Questa contrazione è legata interamente ai decessi causati dal contagio da Covid-19, passati dagli oltre 230 casi del 2021 agli otto del 2022. Gli infortuni mortali accertati sul lavoro sono stati 606, in calo del 21,7% rispetto ai 774 dell’anno precedente. Quelli avvenuti “fuori dell’azienda” sono 365, pari a circa il 60% del totale (45 casi sono ancora in istruttoria). Gli incidenti plurimi, che hanno cioè causato la morte di più lavoratori, nel 2022 sono stati 19 per un totale di 46 decessi, 44 dei quali stradali.

Le patologie denunciate in crescita del 9,9% rispetto al 2021. I dati del 2022 indicano anche un aumento delle denunce di malattia professionale in confronto al 2021 e soprattutto rispetto al 2020, anno in cui il fenomeno risultava ridotto a causa della pandemia. Le patologie lavoro-correlate denunciate all’Istituto sono state quasi 61mila, in crescita del 9,9% rispetto alle oltre 55mila del 2021 e in calo dello 0,9% rispetto alle oltre 61mila del 2019. Al momento è stata riconosciuta la causa professionale a circa 22mila casi, mentre il 9% è ancora in istruttoria. Le denunce riguardano le malattie e non i lavoratori ammalati, che sono circa 42mila, di cui 16.500 con causa professionale riconosciuta.

Dal prossimo bando ISI mezzo miliardo di euro per le imprese che investono in prevenzione. 

Tra le iniziative promosse dall’Inail sul fronte della prevenzione, il commissario straordinario ha ricordato il bando Isi, iniziativa unica nel suo genere in Italia e in Europa attraverso la quale l’Istituto a partire dal 2010 ha messo a disposizione oltre tre miliardi di euro a fondo perduto per sostenere le imprese nella realizzazione di progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Dopo i 333,4 milioni dell’edizione 2022, con cui sono stati apportati ulteriori interventi innovativi per migliorare e semplificare la procedura, per il prossimo bando è previsto uno stanziamento di mezzo miliardo di euro. Sono circa 27mila, invece, le istanze di riduzione del tasso di tariffa per meriti di prevenzione presentate dalle aziende l’anno scorso, con una diminuzione complessiva del premio Inail per le imprese virtuose di circa 164 milioni di euro.

I protocolli con i grandi gruppi industriali coinvolti nella realizzazione delle opere del PNRR. 

Nel 2022, l’Istituto ha sottoscritto protocolli d’intesa con grandi gruppi industriali coinvolti nella realizzazione delle opere previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, per la progettazione di azioni congiunte finalizzate alla prevenzione degli infortuni, anche attraverso la sperimentazione di soluzioni tecnologiche innovative. A partire dallo scorso marzo, inoltre, è stato organizzato il Forum della prevenzione “Made in Inail”, percorso di riflessione e confronto con istituzioni, enti locali e parti sociali sulle strategie più efficaci di contrasto agli infortuni e alle malattie professionali, che ha toccato tutto il territorio nazionale.

Grazie al bando Bric attivati progetti di ricerca con oltre 200 partner. Con la pubblicazione del bando Bric 2022, per l’affidamento di ricerche in collaborazione, sono stati attivati progetti con oltre 200 partner per più di 11 milioni di euro. Attraverso il Bando innovazione tecnologica (Bit), promosso insieme al competence center Artes 4.0, l’Inail ha messo invece a disposizione di start up, micro, piccole e medie imprese due milioni di euro per la ricerca di soluzioni innovative per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei contesti industriali. Nello stesso ambito rientrano l’adesione al progetto “Rome Technopole”, ecosistema di innovazione tecnologica promosso dai sette principali atenei capitolini, il rinnovo dell’accordo quadro con Sapienza Università di Roma e la nuova sottoscrizione con l’Università Roma Tre per lo sviluppo di ricerche di comune interesse.

Le prestazioni sanitarie, per “prime cure” e protesico-riabilitative. Nel 2022 l’Inail ha fornito circa 7,3 milioni di prestazioni sanitarie per infortuni e malattie professionali e più di 521mila prestazioni per “prime cure”. Le prestazioni riabilitative erogate dal Centro Protesi di Vigorso di Budrio, con le filiali di Roma e Lamezia Terme, dal Centro di riabilitazione motoria di Volterra e dagli 11 centri di fisiochinesiterapia attivi in cinque regioni ammontano a circa 150mila e hanno riguardato 3.875 assistiti, mentre quelle di assistenza protesica sono state 6.593. A queste si aggiungono 4.079 prestazioni per la fornitura di ausili per la cura e igiene personale, l’informatica, la mobilità e la domotica, che hanno interessato 3.493 infortunati e tecnopatici.

Gli investimenti nelle scuole innovative, nell’edilizia sanitaria e nel settore termale. Alla voce investimenti, il commissario straordinario ha ricordato il Programma scuole innovative, che “ha l’obiettivo di riaffermare il ruolo centrale della scuola, attraverso la realizzazione di strutture con elevati standard di sicurezza, tecnologici e ambientali, aperte alle esigenze del territorio e con la creazione di ambienti dove possono essere sperimentati nuovi modelli di apprendimento”, le iniziative urgenti di elevata utilità sociale nel campo dell’edilizia sanitaria, “con un programma di interventi estremamente vasto che prevede di valutare circa 80 iniziative, per un valore complessivo di oltre cinque miliardi di euro”, e gli investimenti nel settore termale e alberghiero-termale, “che l’Inail è autorizzato a valutare in ragione delle esigenze riabilitative dei propri assistiti e con finalità anche di contenimento della spesa sanitaria”.     

Tra le priorità l’ampliamento della tutela ai settori ancora esclusi e al lavoro autonomo. In coerenza con gli indirizzi formulati dal Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail nelle Linee di mandato 2022-2026, D’Ascenzo ha indicato gli obiettivi prioritari per rafforzare la missione sociale dell’Istituto, a partire dalla modifica del Testo unico del 1965, “sia per quanto riguarda l’ampliamento della tutela Inail ai settori ancora esclusi e alle diverse forme di lavoro autonomo per le quali non è previsto l’obbligo assicurativo, sia per il miglioramento delle prestazioni nell’ottica di perfezionare il modello di presa in carico degli assistiti”.

Scheda / Infortuni e malattie professionali: i dati del 2022

Relazione annuale 2022