Lo scopo del prodotto editoriale è quello di proporre una riflessione in chiave prevenzionale tramite l’analisi delle dinamiche degli infortuni gravi e mortali accaduti nel comparto estrattivo delle Alpi Apuane.
Gli infortuni nel settore estrattivo delle cave a cielo aperto risultano ad oggi ancora una criticità rappresentando un importante problema per gli elevati costi umani, sociali ed economici. Il lavoro ha portato ad una prima pubblicazione nel 2019 e nel corso del 2023 ASL Toscana Nord, lnail e Comitati paritetici per il marmo di Massa Carrara e di Lucca hanno deciso di aggiornare tale lavoro analizzando 11 nuovi infortuni gravi e mortali accaduti nel comparto negli ultimi anni e introducendo anche le linee di indirizzo che nel frattempo la Regione ha validato ai fini prevenzionali inerenti le modalità esecutive delle varie fasi lavorative presenti in cava e che determinano le maggiori criticità in materia di infortuni. Il progetto rientra nelle attività previste dalla delibera della Regione Toscana 151 del 1.3.2016 “Piano strategico regionale 2016-2020 per la sicurezza del lavoro” e in particolare dalla delibera della Regione Toscana 458 del 17.5.2016 “Piano straordinario per la sicurezza nella lavorazione del marmo nel distretto apuo-versiliese”.
Dal punto di vista prevenzionale, infatti , la tutela dei lavoratori, obiettivo primario nella mission dell’Istituto, ha come presupposto fondamentale la comprensione delle dinamiche causali degli infortuni e l’adozione di adeguate misure di tutela dei lavoratori.
Nel contesto attuale emerge sempre più frequentemente come la condivisione delle informazioni produca una sinergia funzionale alla prevenzione degli infortuni, rappresentando altresì uno strumento potenzialmente in grado di prevenire il reiterarsi di situazioni pericolose, causa di incidente.
L’obiettivo è quello si sensibilizzare tutti gli addetti ai lavori sui rischi di infortunio, in particolar modo coloro che giornalmente sono maggiormente esposti rafforzando la cultura della sicurezza per migliorare l’ambiente di lavoro “cava”.