La Banca Centrale Europea (BCE), in collaborazione con gli esperti di alcune banche centrali europee, tra cui la Banca d’Italia, pubblica nuovi indicatori per la valutazione dell’impatto dei rischi climatici sul settore finanziario e il monitoraggio dello sviluppo della finanza sostenibile.
Gli indicatori si distinguono in “sperimentali” e “analitici”: i primi rispettano solo alcuni dei criteri di qualità garantiti dalle statistiche ufficiali pubblicate dalla BCE; i secondi presentano limitazioni significative in termini di rappresentatività delle informazioni e richiedono cautela nella loro lettura. In merito, si raccomanda di consultare la documentazione metodologica che ne accompagna la pubblicazione.
Più in dettaglio, gli indicatori attengono a tre aree tematiche: la finanza sostenibile, i rischi di transizione e i rischi fisici legati al cambiamento climatico.
- Gli indicatori sperimentali sulla finanza sostenibile forniscono una panoramica aggregata su emissioni e rimborsi dei titoli di debito con carattere di sostenibilità emessi e detenuti da soggetti residenti nell’area dell’euro.
- Gli indicatori analitici sui rischi di transizione forniscono informazioni sull’esposizione degli intermediari ai rischi di transizione, utilizzando dati sulle emissioni di anidride carbonica finanziate e sull’intensità carbonica dei titoli e dei prestiti detenuti nei portafogli.
- Gli indicatori analitici sul rischio fisico misurano gli effetti sulla performance dei portafogli delle istituzioni finanziarie dovuti a eventi naturali estremi connessi al cambiamento climatico, quali inondazioni (fluviali e costiere), incendi, frane, erosione, uragani e stress idrico. Le aziende colpite da eventi estremi potrebbero avere difficoltà nel rimborsare i debiti, oppure gli attivi a garanzia dei prestiti potrebbero subire una riduzione del proprio valore, con ripercussioni negative sul sistema finanziario.
La pubblicazione di questi indicatori rientra nel piano d’azione sul clima della BCE.