Il mercato delle batterie sta assumendo una dimensione strategica, per questo il Parlamento europeo è al lavoro su nuove norme per affrontare le questioni ambientali, etiche e sociali.
Secondo le attuali previsioni, entro il 2030 saranno almeno 30 milioni i veicoli elettrici a emissioni zero immessi sulle strade dell’UE. Sebbene le auto elettriche possano contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra, l’elettromobilità conta con uno svantaggio competitivo a livello ambientale: le batterie.
A tal proposito, il Parlamento europeo ha lavorato all’aggiornamento della Direttiva sulle batterie. La finalità, è quella di garantire che al termine del loro ciclo di vita, le batterie possano essere riutilizzate o riciclate.
La relazione sulle batterie e sui rifiuti di batterie a cura del relatore Achille Variati (S&D, IT) è stata adottata dal Parlamento il 10 marzo 2022. Tale relazione, si propone di regolamentare l’intero ciclo di vita del prodotto partendo dalla fase di progettazione e finendo al riciclo in nuovi prodotti. Questa proposta si ricollega al piano d’azione UE per l’economia circolare e alla strategia industriale dell’UE.
Il 9 dicembre il Parlamento e il Consiglio hanno raggiunto un accordo provvisorio per rivedere le norme sulle batterie per tener conto degli sviluppi tecnologici e delle sfide future. Una volta approvate formalmente da entrambe le istituzioni, le nuove regole entreranno direttamente in vigore.
Questo dovrebbe rendere le batterie più sostenibili, performanti e durevoli.
Come vengono classificate le batterie?
Gli eurodeputati chiedono l’introduzione di una nuova categoria di batterie, quelle utilizzate per alimentare i “mezzi di trasporto leggeri” come biciclette o scooter elettrici, a causa del loro crescente utilizzo. Questa nuova categoria andrebbe ad affiancarsi alle classi di batterie portatili già esistenti, come quelle automobilistiche e quelle industriali.
Aumentare il tasso di riciclo delle batterie
Nel 2019, il 51% delle batterie portatili vendute nell’UE è stato raccolto per essere riciclato. A causa della presenza di diversi metalli e composti utilizzati in fase di produzione, i relativi processi di riciclo possono variare a seconda del tipo di batteria.
Con le nuove regole per le batterie portatili verranno inseriti obiettivi più stringenti per la loro raccolta (45% entro il 2023, 63% entro il 2027 e 73% entro il 2030) e per le batterie dei mezzi di trasporto leggeri (51% entro il 2028, 61% entro il 2031).
Il nuovo quadro normativo prescrive inoltre l’obbligo di raccolta gratuita per gli utenti finali di tutti i rifiuti prodotti da mezzi di trasporto leggeri, batterie per autoveicoli, veicoli industriali e veicoli elettrici, indipendentemente dalla loro natura, composizione chimica, condizione, marca o origine.
Secondo le nuove regole, i livelli minimi di cobalto recuperato (16%), piombo (85%), litio (6%) e nichel (6%) dai rifiuti di produzione e di consumo devono essere riutilizzati nelle nuove batterie.