“Fit for 55”: l’UE rafforza gli obiettivi di riduzione delle emissioni per gli Stati membri
Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto oggi un accordo politico provvisorio su obiettivi di riduzione delle emissioni più rigorosi per gli Stati membri nel quadro del cosiddetto regolamento sulla condivisione degli sforzi. In attesa di un’adozione formale, l’accordo provvisorio approva un obiettivo di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra a livello dell’UE del 40% rispetto al 2005, per i settori non coperti dal sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (EU-ETS), vale a dire il trasporto marittimo stradale e nazionale, l’edilizia, l’agricoltura, i rifiuti e le piccole industrie. L’accordo mantiene gli obiettivi nazionali più elevati assegnati a ciascuno Stato membro come proposto dalla Commissione e adegua il modo in cui gli Stati membri possono utilizzare le flessibilità esistenti per raggiungere i loro obiettivi.
“Questi settori, direttamente collegati alla nostra vita quotidiana, generano circa il 60% delle emissioni di gas serra. Sono lieto che siamo riusciti a raggiungere rapidamente un accordo su questa proposta giusto in tempo per la COP 27. Ciò consentirà all’UE di dimostrare al mondo che intende seriamente ridurre le emissioni in linea con gli impegni assunti nel quadro dell’accordo di Parigi di mantenere il riscaldamento globale entro livelli di sicurezza. È nostra responsabilità preservare il nostro pianeta per tutte le generazioni future”.
Il ministro ceco dell’ambiente Marian Jurečka Per tenere conto delle incertezze legate a eventi imprevisti che hanno un impatto sulle emissioni, il Consiglio e il Parlamento hanno concordato un aggiornamento nel 2025 della traiettoria lineare delle emissioni fissata per ciascuno Stato membro, che potrebbe portare ad adeguare le assegnazioni annuali di emissioni verso l’alto o verso il basso per il periodo 2026-2030. L’accordo provvisorio consente agli Stati membri di ” effettuare operazioni bancarie e prendere in prestito” le assegnazioni delle emissioni. Per quanto riguarda l’anno 2021, se le loro emissioni sono inferiori alle loro assegnazioni annuali di emissioni, gli Stati membri possono trasferire fino al 75% della loro assegnazione annuale di emissioni per quell’anno agli anni successivi fino al 2030.
Per quanto riguarda gli anni dal 2022 al 2029, gli Stati membri potranno accumulare fino al 25% delle loro assegnazioni annuali di emissioni fino a quell’anno e utilizzarle negli anni successivi fino al 2030. Parallelamente, negli anni in cui le emissioni sono superiori al limite annuale, gli Stati membri potranno prendere in prestito assegnazioni dall’anno successivo fino al 7,5% delle loro assegnazioni annuali di emissioni per gli anni dal 2021 al 2025 e fino al 5% per quanto riguarda il periodo 2026-2030.
L’accordo provvisorio consente inoltre di acquistare e vendere assegnazioni di emissioni tra Stati membri, fino al 10% delle loro assegnazioni annuali di emissioni per gli anni dal 2021 al 2025 e al 15% per gli anni dal 2026 al 2030.
Gli Stati membri potranno utilizzare una quantità limitata di crediti generati dall’assorbimento di gas a effetto serra nel settore dell’uso del suolo, dei cambiamenti di uso del suolo e della silvicoltura (LULUCF) per rispettare i loro obiettivi previsti dal regolamento sulla condivisione degli sforzi. Tale flessibilità sarà suddivisa in due periodi, dal 2021 al 2025 e dal 2026 al 2030, senza possibilità di riporto tra i periodi. L’accordo provvisorio mantiene inoltre una flessibilità ETS che consente a nove Stati membri di utilizzare una quantità limitata di quote ETS per compensare le emissioni nei settori della condivisione degli sforzi dal 2021 al 2030.
I legislatori hanno convenuto di eliminare dalla proposta la riserva aggiuntiva che sarebbe stata costituita dagli assorbimenti netti di gas a effetto serra “inutilizzati” generati dagli Stati membri in eccesso rispetto ai loro obiettivi ai sensi del regolamento LULUCF.
Il testo dell’accordo politico provvisorio sarà reso disponibile a breve. Sfondo La proposta di regolamento sulla condivisione degli sforzi rivede le norme esistenti, modificate da ultimo nel 2018. L’accordo politico provvisorio raggiunto oggi nei negoziati di trilogo dovrà ora essere formalmente adottato dal Consiglio e dal Parlamento.
La proposta di revisione del regolamento sulla condivisione degli sforzi fa parte del pacchetto “Fit for 55”.
Presentato dalla Commissione europea il 14 luglio 2021, il pacchetto mira a consentire all’UE di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e di conseguire la neutralità climatica nel 2050. Il Parlamento ha adottato una serie di emendamenti alla proposta della Commissione nella sessione plenaria dell’8 giugno 2022.
Il 29 giugno 2022 il Consiglio “Ambiente” ha raggiunto un orientamento generale sulla proposta.
Orientamento generale sulla regolamentazione della condivisione degli sforzi Proposta della Commissione relativa alla revisione del regolamento sulla condivisione degli sforzi (ESR)