La prassi di riferimento definisce le linee guida per un’efficace prevenzione dei danni all’ambiente e per la tutela delle risorse naturali relativamente a specifici scenari di rischio applicabili alle diverse organizzazioni, oltre che per la relativa mitigazione. Gli scenari di danno all’ambiente rientranti nel campo di applicazione del presente documento sono:
- effetti diretti e indiretti legati a incendio causati dai fumi, dalle ricadute al suolo di sostanze chimiche e polveri, dallo scarico di acque di spegnimento e anche dalle fiamme;
- perdite da serbatoi e vasche interrate e fuori terra che possono verificarsi in fase di installazione, di esercizio, di attività di carico e scarico e anche di disinstallazione;
- perdite da condutture di adduzione e reflui industriali (interrate e fuori terra) che possono verificarsi in fase di installazione, di esercizio e anche di disinstallazione;
- sversamenti da aree di processo, di deposito, di movimentazione o di carico e scarico di prodotti e/o di rifiuti;
- emissioni fuori norma, localizzate e/o diffuse;
- perdite da depuratori e/o disoleatori aziendali.
Il documento si rivolge a tutte le tipologie di organizzazioni che svolgono la propria attività in un sito, quali impianti produttivi, depositi, magazzini, centri logistici, cantieri edili etc. a prescindere dal settore industriale.