Gli Stati Uniti di Joe Biden si dichiarano favorevoli alla sospensione della proprietà intellettuale e dunque dei brevetti sui vaccini contro il Coronavirus. “Le circostanze straordinarie della pandemia Covid-19 richiedono misure straordinarie”, ha affermato Katherine Tai, rappresentante commerciale degli Stati Uniti. La decisione – arrivata l’indomani della pubblicazione dei bilanci miliardari di Pfizer (+3,5 miliardi di dollari nel primo trimestre 2021) – da sola non basta a liberalizzare la produzione, ma nel settore farmaceutico ha comunque l’effetto di un piccolo terremoto. Il dibattito sull’opportunità di sospendere i brevetti va avanti da mesi e l’istanza – di cui si sono fatti portatori India e Sudafrica – ha raccolto le adesioni di oltre un centinaio di paesi.
Finora però nessun governo dei paesi più industrializzati si era detto favorevole. Nella fase di maggior ritardo nella distribuzione, tra febbraio e marzo, anche i governi europei avevano smentito che con la sospensione dei brevetti si potesse accelerare la fabbricazione di vaccini, i cui processi di produzione sono complicati dalla carenza di materie prime e catene di assemblaggio insufficienti a garantire la produzione su larga scala.
Di tutt’altro avviso sembra essere invece il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che ha definito quello attuale “un momento monumentale nella lotta al Covid”. Durissima la posizione di Big Pharma, sintetizzata in un editoriale del Wall Street Journal dal titolo eloquente “Il furto dei brevetti di Biden”, in cui il quotidiano economico – vicino all’area repubblicana – si chiede “chi finanzierà le future terapie se la Casa Bianca autorizza gli altri paesi a depredarle?”. Questione spinosa ma che, a ben guardare, ruota intorno a un solo interrogativo: è giusto mantenere privato il brevetto di un farmaco che potrebbe risolvere la più grande epidemia da un secolo a questa parte e non liberalizzarlo, impedendo di fatto ai paesi meno industrializzati anche solo di aspirare a provvedere al proprio fabbisogno? (CONTINUA)