Disegno di Legge n. 1943 – Misure e strumenti per la rigenerazione urbana

Atto Senato n. 1943


l testo presentato si suddivide in quattro capi così definiti:

Capo I: Finalità e definizioni;
Capo II: Programma di rigenerazione urbana e strumenti di intervento;
Capo III: Misure per la rigenerazione urbana;
Capo IV: Disposizioni finali.

Nel primo capo si definiscono le finalità della rigenerazione urbana sotto il profilo urbanistico, tecnologico, ma anche socio-economico, di recupero del tessuto urbano degradato, quale strumento di governo del territorio senza ulteriore consumo di suolo; sono recate alcune definizioni, tra le quali quella di rigenerazione urbana e di pareggio di bilancio non economico dei servizi ecosistemici come strumento innovativo di una perequazione qualitativa e non solo quantitativa.

Il capo II reca il programma di rigenerazione urbana, compreso quello negli agglomerati urbani di valore storico.
La capacità insediativa viene soddisfatta tramite il riuso e la rigenerazione urbana, ossia il recupero e la ristrutturazione del patrimonio immobiliare esistente inutilizzato e la riurbanizzazione delle aree dismesse. Viene introdotto il principio secondo cui, qualora il comune non possa soddisfare le proprie esigenze insediative tramite il riuso è comunque introdotto l’obbligo del pareggio di bilancio non economico dei servizi ecosistemici.
Sono inoltre specificati gli strumenti messi in atto per facilitare e sostenere le attività di ristrutturazione edilizia e di ristrutturazione urbanistica finalizzati alla rottamazione del patrimonio immobiliare edilizio soprattutto degli anni ’60, ’70 e ’80, che presentano criticità dal punto di vista della qualità architettonica, della sicurezza sismica e della dispersione energetica, al fine di recuperare le aree urbane più degradate e prevenire ulteriore consumo di suolo.


Il terzo capo è incentrato sulla creazione di un fondo nazionale per la rigenerazione urbana, sulle misure di incentivazione fiscale e sulla delega al Governo per definire benefici statali per le piccole e medie imprese in aree periferiche o comunque degradate e per la stabilizzazione di bonus edilizi, sul programma di rigenerazione urbana previsto a livello di pianificazione comunale generale e attuato nel piano di recupero sulla base della banca dati del riuso del patrimonio immobiliare esistente e delle aree dismesse da riutilizzare, che persegue l’obiettivo di soddisfare le esigenze insediative e infrastrutturali tramite il riuso, il recupero, la ristrutturazione, la sostituzione, il costruire sul costruito, la rigenerazione.

Il programma prevede un insieme coordinato di interventi urbanistici, edilizi, socio-economici, tecnologici, ambientali e culturali, che non determinino consumo di suolo, tramite la riqualificazione dell’ambiente costruito secondo criteri che utilizzino metodologie e tecniche relative alla sostenibilità ambientale, alla salvaguardia del suolo, anche mediante azioni di rinaturalizzazione dei suoli consumati in modo reversibile, di bonifica, di innalzamento del potenziale ecologico-ambientale e della biodiversità urbana, di riduzione dei volumi esistenti, di deimpermeabilizzazione, di contenimento dei consumi idrici ed energetici, di rilancio della città pubblica, attraverso la realizzazione di adeguati servizi primari e secondari, abbattimento del troppo costruito liberando spazi urbani, contrasto al degrado e al disagio urbano, ambientale e sociale, con politiche che contrastino la trasmigrazione delle popolazioni residenti e di miglioramento della qualità e della bellezza dei contesti abitativi.
Il programma prevede anche interventi volti a favorire l’insediamento di aree verdi con destinazione a giardini, parchi urbani, infrastrutture verdi e reti ecologiche volti a facilitare l’avvio di attività di agricoltura urbana mediante orti urbani, didattici, sociali, condivisi, giardini e boschi urbani, finalizzati alla tutela delle aree naturali e seminaturali ancora presenti in ambito urbano. Ultima, ma comunque fondamentale, la previsione di strumenti che spingano i cittadini al recupero degli immobili esistenti attraverso interventi di ristrutturazione urbanistica che garantiscano il rispetto del suolo e dell’ambiente.

Il quarto capo reca le disposizioni finali e una delega al Governo per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di governo del territorio e di contrasto al consumo del suolo.