Audizione dell’UPB sul PNR 2020 e sulla Relazione al Parlamento sullo scostamento di bilancio
Il presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB), Giuseppe Pisauro, è intervenuto oggi in audizione presso gli Uffici di presidenza delle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, riuniti in seduta congiunta per l’esame del Programma Nazionale di Riforma (PNR) per l’anno 2020 e della Relazione al Parlamento predisposta ai sensi della legge 243/2012. Nel documento presentato, il presidente UPB ha passato in rassegna gli andamenti recenti del quadro macroeconomico globale e nazionale e i riflessi del nuovo provvedimento governativo in preparazione sulle principali grandezze di finanza pubblica. Pisauro ha inoltre svolto alcune considerazioni generali sulle misure settoriali preannunciate e analizzato, alla luce delle conclusioni del Consiglio europeo di luglio, gli ambiti d’intervento del futuro Recovery Plan, anche in relazione alle linee di azione indicate nel PNR per il 2020.
Il quadro macroeconomico – A sette mesi circa dallo scoppio della pandemia COVID-19, l’economia globale sembra avviarsi verso una fase di recupero; tuttavia in alcuni paesi la diffusione del coronavirus è ancora molto elevata e in quelli in cui il picco è stato raggiunto da diverso tempo permangono elevati i rischi di una seconda ondata.
La fase ciclica dell’economia italiana, già debole nel 2019, con il diffondersi dell’epidemia si è aggravata a una velocità e intensità senza precedenti in tempi di pace. Gli indicatori quantitativi più tempestivi, dopo la profonda flessione di aprile, mostrano da maggio l’avvio di una fase di recupero, ma molto graduale. Con l’allentamento delle misure di restrizione l’attività economica ha rimbalzato in diversi settori, tuttavia i livelli restano chiaramente inferiori a quelli registrati un anno fa. Una trattazione più dettagliata della congiuntura economica in corso e l’aggiornamento delle proiezioni di medio termine per l’economia italiana verranno riportati nella Nota sulla congiuntura dell’UPB; la cui pubblicazione avverrà la settimana prossima, per tenere conto di nuovi dati relativi all’occupazione, l’inflazione, le vendite al dettaglio e le retribuzioni, oltre al PIL del secondo trimestre che verrà diffuso dall’Istat il 31 luglio.