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Le proiezioni macroeconomiche per l’Italia nel quadriennio 2019-22 elaborate dagli esperti della Banca d’Italia nell’ambito dell’esercizio coordinato dell’Eurosistema. Le proiezioni per l’area dell’euro sono state rese note il 12 dicembre dopo la riunione del Consiglio direttivo della BCE; quelle per i singoli paesi saranno rese disponibili sul sito della BCE due settimane più tardi. Le proiezioni, come concordato nell’ambito dell’esercizio dell’Eurosistema, sono basate sulle informazioni disponibili al 19 novembre (per la formulazione delle ipotesi tecniche) e al 25 novembre (per i dati congiunturali).
Una più ampia discussione del quadro previsivo per l’economia italiana – con gli aggiornamenti resisi nel frattempo necessari – verrà presentata, come di consueto, nel Bollettino economico della Banca d’Italia in uscita il prossimo 17 gennaio.
Il quadro macroeconomico qui presentato si basa sull’ipotesi di un rafforzamento molto graduale del commercio mondiale, dopo la battuta di arresto osservata nel corso di quest’anno.
Il profilo dei tassi di interesse e del prezzo del greggio è quello implicito nelle quotazioni dei mercati nelle dieci giornate lavorative terminanti il 19 novembre; esso incorpora un rendimento dei titoli di Stato decennali più basso che nell’esercizio previsivo di luglio (di circa 50 punti base nel 2019 e 90 punti base nel biennio 2020-21), grazie alla politica monetaria più espansiva e alla riduzione dei premi per il rischio sovrano.
In accordo con le linee guida dell’Eurosistema lo scenario non incorpora gli effetti dell’aumento delle imposte indirette previsto dalle clausole di salvaguardia ancora attive per il biennio 2021-2022.
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