Dopo un inizio di stagione caratterizzato dall’assenza di precipitazioni, la recente ondata di freddo che ha investito gran parte dell’Europa ha portato abbondanti nevicate sulle Alpi, trasformando la catena montuosa in un paesaggio innevato ideale per gli appassionati di sport invernali. Le temperature rigide degli ultimi giorni hanno favorito importanti accumuli di neve, che hanno raggiunto livelli in linea con le medie storiche per questo periodo dell’anno.
In alcune zone gli accumuli sono particolarmente abbondanti: in Svizzera il manto nevoso in alcune zone misurava i 140 centimetri, mentre in Italia alcune vette hanno raggiunto i 240 centimetri. In Francia, in alcune zone sono stati registrati fino a 175 centimetri di neve; in Austria, il manto nevoso misurava fino a 120 centimetri.
Questa immagine di Copernicus Sentinel-3 acquisita il 14 gennaio 2025 mostra le Alpi ricoperte di neve.
Nel luglio 2020 il Copernicus Land Monitoring Service (CLMS) ha rilasciato una gamma di prodotti per il monitoraggio della neve e del ghiaccio (HR-S&I) ad alta risoluzione. Maggiori dettagli sono disponibili qui.
In cerca di neve – Il Sole 24 ore
Marzo è il mese di picco per gli accumuli nevosi, ma il 2023 segna -63% rispetto alle medie. Le Alpi, il più grande serbatoio di acqua che abbiamo, sono in crisi.
Differenza rispetto alla media 2011 – 2021
Anomalia di equivalente idrico nivale medio provinciale all’ 8 marzo. Se è negativa vuol dire che c’è al momento meno neve rispetto agli ultimi anni
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