Fonte: Corriere della Sera, 2023-03-g26
Le segnalazioni sono arrivate un po’ da tutta Italia. A Brescia e a Napoli, a Pescara e Lecce. Ma anche in Sardegna e Liguria. Nella notte tra il 25 e il 26 marzo chi ha provato ad acquistare un pacchetto di sigarette ai distributori automatici si è trovato davanti a due sorprese. La prima: un messaggio nel monitor – dove solitamente vengono descritte le azioni che l’utente deve compiere per comprare il pacchetto – con una serie di figure grigie che sembrano poliziotti e in mezzo un uomo col braccio alzato in rosso.
Quali distributori sono stati hackerati
I distributori colpiti dall’attacco sono quelli di Laser Video, azienda con sede a Suzzara, in provincia di Mantova, specializzata dal 1989 proprio nella vendita di distributori per tabacchi e gratta e vinci. L’allarme sarebbe partito da una tabaccheria di Lecce, accortosi che i pacchetti uscivano dal distributore a soli dieci centesimi. Alla scoperta dell’attacco, il punto vendita aveva già subito danni per migliaia di euro. Poi una seconda segnalazione, sempre nella provincia di Lecce. E, a catena, in tutta Italia.
Si era fatto anche il nome di un’altra azienda, la AM Distributori, che però sul suo sito ha pubblicamente dichiarato di non essere stata coinvolta.