L’anno scorso le emissioni nette totali di gas serra nell’Unione europea sono diminuite dell’8%, segnando un progresso significativo verso la neutralità climatica per l’UE. L’enorme calo è stato guidato da un calo significativo dell’uso del carbone e dalla crescita delle fonti di energia rinnovabile e sostenuto da una riduzione del consumo di energia in tutta Europa, secondo i dati stimati inclusi nell’ultimo rapporto “Trends and Projections” dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) pubblicato oggi. Il check-up annuale dell’AEA sui progressi compiuti dall’UE per quanto riguarda i suoi obiettivi in materia di energia e clima sottolinea che gli Stati membri dell’UE dovranno sostenere questo ritmo di progresso per conseguire gli obiettivi europei in materia di clima ed energia.
La legge dell’UE sul clima fissa obiettivi ambiziosi per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, ossia una riduzione netta del 55 % rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030 e la neutralità climatica entro il 2050, al fine di rispettare gli impegni europei assunti nell’ambito dell’accordo internazionale di Parigi. Questo obiettivo comprende gli assorbimenti netti derivanti dal cosiddetto settore dell’uso del suolo, del cambiamento di uso del suolo e della silvicoltura (LULUCF), nonché le emissioni derivanti dalle attività di trasporto aereo e marittimo internazionale disciplinate dal diritto dell’UE. La Commissione europea ha inoltre raccomandato un obiettivo di riduzione netta del 90% per il 2040.
Tendenze e proiezioni in Europa 2024
Sulla base delle sole misure climatiche esistenti comunicate, le proiezioni degli Stati membri prevedono una riduzione delle emissioni nette entro il 2030 a un livello inferiore del 43% rispetto ai livelli del 1990. Tuttavia, 22 Stati membri hanno presentato proiezioni supplementari che comprendono misure previste ma non ancora avviate. Insieme, nel 2030 si ridurrebbero le emissioni nette dell’UE del 49% rispetto ai livelli del 1990, nell’ambito di applicazione della normativa dell’UE sul clima. Gli aggiornamenti dei piani nazionali per l’energia e il clima, per i quali diversi Stati membri devono ancora presentare i loro piani rivisti, offrono l’opportunità di attuare ulteriori misure per colmare il divario verso l’obiettivo. Una prima stima della Commissione europea dei piani presentati finora conferma un aumento del livello di ambizione collettiva e una riduzione del divario.