L’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) ha pubblicato nuovi dati, raccolti annualmente dalle aziende, sulla produzione, l’importazione, l’esportazione, la distruzione e l’uso di sostanze che riducono lo strato di ozono come materie prime nell’UE. I dati mostrano come l’UE abbia rispettato gli obblighi derivanti dal protocollo di Montreal e monitorano i progressi compiuti nell’ambito del più ambizioso regolamento dell’UE sull’ozono.
Nel 2023 il consumo (produzione e importazioni meno distruzione ed esportazioni) di sostanze che riducono lo strato di ozono nell’UE si è attestato a +1.306 tonnellate, in aumento rispetto alle -2.954 tonnellate del 2022. La produzione di sostanze controllate che riducono lo strato di ozono nell’UE è stata inferiore del 20 % rispetto al 2022, mentre le importazioni di tali sostanze sono diminuite del 2 %. Questi volumi sono inferiori all’1% del totale delle ODS consumate in Europa quando è stato concordato il Protocollo di Montreal nel 1986.
L’UE si è inoltre impegnata a eliminare completamente il consumo di idrofluorocarburi (HFC) entro il 2050. Sebbene i progressi compiuti finora siano promettenti, permane una notevole necessità di sviluppo tecnologico per sostituire i gas fluorurati con alternative meno dannose, ad esempio nell’uso dei refrigeranti. I gas fluorurati sono stati introdotti in sostituzione delle sostanze che riducono lo strato di ozono. Non danneggiano lo strato di ozono, ma come gas serra hanno un impatto molto elevato sul clima.