Caro-bollette, quello che i governi non ci dicono



Il tempo perso
Negli anni successivi è andata meglio? Dal 2021 gli investitori chiedono di conoscere tutte le informazioni utili alla programmazione degli investimenti (qui pag. 6), in particolare come il governo intende supportare l’energia da fonti rinnovabili in linea con la direttiva Ue 2018/ 2001 (c.d. RED II). In sostanza, gli operatori del settore, che hanno già ottenuto le autorizzazioni per costruire impianti dopo un lungo processo burocratico (qui Dataroom del novembre 2021), vogliono sapere in anticipo quali incentivi riceveranno dal governo, prima di iniziare i lavori di costruzione, sperando poi di non trovarsi nella stessa situazione di Louvard. Già nel 2021, il settore delle rinnovabili aspetta il cosiddetto decreto FER X, che avrebbe dovuto consentire l’avvio di nuovi progetti per grandi impianti fotovoltaici. Tuttavia, nel 2022, 2023 e 2024 si susseguono solo consultazioni, annunci, promesse, bozze, ripensamenti e aggiustamenti, passaggi alla Commissione europea e alla Corte dei Conti. Ma niente di fatto. Siccome il decreto deve prevedere di stabilizzare i ricavi per 10.000 MW dalle installazioni di impianti con potenza superiore a 1 megawatt, e stima il costo di tali impianti in 900 mila euro a megawatt (qui pag. 24), ne consegue che di fatto si sono bloccati investimenti per 9 miliardi.