Nel trentennio compreso tra il 1993 e il 2022 più di 765.000 persone hanno perso la vita in tutto il mondo a causa di oltre 9.400 eventi meteorologici estremi, che hanno causato danni economici per un totale di 4,2 trilioni di dollari (al netto dell’inflazione). A segnalarlo è un nuovo rapporto di Germanwatch, organizzazione non governativa indipendente per lo sviluppo, l’ambiente e i diritti umani attiva a livello internazionale dal 1991.
Il Climate risk index pubblicato oggi evidenzia le conseguenze dell’aumento dei rischi climatici a livello globale e segnala che Italia, Spagna e Grecia sono tra i dieci Paesi più colpiti a livello mondiale. Spiega Lina Adil, co-autrice del Climate risk index e consigliera politica per l’Adattamento e perdite & danni di Germanwatch: «L’Italia si colloca al quinto posto negli ultimi 30 anni soprattutto a causa dell’elevato numero assoluto e relativo di vittime. Negli ultimi due decenni il Paese ha sperimentato numerose ondate di calore estremo, che hanno causato un numero eccezionalmente alto di vittime e gravi conseguenze economiche. Le temperature torride, la siccità, gli incendi, la riduzione della produttività agricola, i danni alle infrastrutture e la pressione sui servizi sanitari e sulle reti energetiche hanno contribuito a queste perdite.
Anche le forti inondazioni, soprattutto lungo il fiume Po, come quelle del 1994 e del 2000 in Piemonte, hanno causato vaste distruzioni. Complessivamente, l’Italia ha subito perdite economiche per circa 60 miliardi di dollari e più di 38.000 vittime».



La nuova edizione del Climate risk index si basa sui dati relativi agli eventi meteorologici estremi dell’International disaster database (Em-dat) e sui dati socio-economici del Fondo monetario internazionale (FMI). Dal documento emerge che il numero e l’intensità degli eventi meteorologici estremi come alluvioni, siccità, tempeste e ondate di calore stanno aumentando e stanno gradualmente diventando la “nuova normalità” in alcune regioni del mondo. Mentre paesi come Cina, India e Filippine sono stati principalmente colpiti da eventi estremi ricorrenti, Dominica, Honduras, Myanmar e Vanuatu sono stati maggiormente colpiti da eventi estremi eccezionali. E Italia, Spagna e Grecia, in questa edizione ci sono tre stati dell’Ue tra i dieci paesi più colpiti nel mondo negli ultimi 30 anni.