Fonte: Corriere della Sera
Riciclabili, silenziosi, compatti e senza l’uso di terre rare. Sono i nuovi motori elettrici realizzati da Green Silence Group, polo italiano che unisce le competenze di tre aziende: Settima Meccanica, Motive e Spin. «Un motore innovativo», spiega Alessandro Tassi, ceo di Spin, «deve avere delle caratteristiche specifiche, essere efficiente, controllabile, silenzioso e leggero». L’obiettivo è rivoluzionare il settore dei motori elettrici per veicoli industriali con una gamma di prodotti ad altissimo rendimento ed efficienza energetica in grado di abbattere non solo l’inquinamento, acustico e ambientale, ma anche di eliminare definitivamente l’utilizzo dei magneti permanenti.
Quando utilizziamo un propulsore termico buttiamo via il 70 per cento dell’energia mentre con quelli a batteria solo il 7-8 per cento. Le tecnologie tradizionali, però, hanno un problema di materie prime e riciclabilità: ora si possono produrre macchine senza metalli critici, più leggeri, silenziosi e ad altissimo rendimento
Una delle novità più importanti è la produzione di magneti senza l’uso di terre rare, attualmente queste materie prime sono al centro di questioni geopolitiche, economiche e ambientali. «Il primo problema», racconta Tassi, «è la forte dipendenza dalla Cina, il principale Paese che le estrae, le produce e le vende». A questo si aggiunge il tema della sostenibilità, «l’estrazione di questi materiali è molto impattante da un punto di vista ecologico, inoltre i magneti a base terre rare non possono essere separati dagli altri componenti dei motori e quindi riciclati». L’introduzione di questi innovativi motori favorisce invece l’economia circolare abbattendo, nel contempo, i costi poiché viene ridotta la dipendenza dalle oscillazioni di mercato legate al prezzo delle terre rare provenienti dall’Asia.