L’urgenza climatica ci pone di fronte a responsabilità ineludibili, mentre la geopolitica sta ridisegnando gli equilibri dell’approvvigionamento energetico. I conflitti internazionali, come quello in Ucraina, hanno esacerbato queste fragilità, evidenziando la necessità di un sistema energetico più sostenibile e resiliente.
Questi eventi hanno messo in luce le vulnerabilità delle filiere energetiche globali, inducendo molti Paesi a riconsiderare le proprie strategie di approvvigionamento e sicurezza, Diversificando fonti e vettori, e accelerando la transizione verso un modello energetico più sostenibile e indipendente.
In questo contesto, l’efficienza energetica non è solo una scelta razionale, ma un imperativo etico e strategico. Come ha sottolineato Dan Jørgensen, neo Commissario europeo per l’Energia, “Non dobbiamo fare passi indietro sul Green Deal. Dobbiamo portare avanti il lavoro, rendendo l’efficienza energetica un pilastro per un’Europa più forte e sostenibile”. Questo obiettivo non è soltanto tecnico, e richiede una
responsabilità condivisa che coinvolge la società nel suo complesso.
Parallelamente, fenomeni climatici estremi, dalle forti ondate di calore alle inondazioni catastrofiche, sottolineano l’urgenza di ridurre le emissioni climalteranti e prepararsi a un clima sempre più Imprevedibile. In un mondo caratterizzato da instabilità geopolitica e vulnerabilità strutturali, l’integrazione e l’ottimizzazione delle risorse energetiche si configura come una priorità per garantire resilienza e sostenibilità.