Copernicus – caldo record, la riduzione del ghiaccio marino e le innovazioni per un oceano che cambia
L’ultimo Ocean State Report evidenzia il caldo record, la riduzione del ghiaccio marino e le innovazioni per un oceano che cambia
L’edizione più recente della relazione Copernicus sullo stato degli oceani dell’UE (OSR 8) rivela un oceano in evoluzione, con temperature da record, diminuzione del ghiaccio marino polare e ondate di calore marine, comprese quelle nel Mar Mediterraneo, che sono penetrate fino a 1500 metri sotto la superficie dell’oceano. Anche altre regioni, come il Mar Baltico e la regione iberico-biscalcicea-irlandese, hanno sperimentato significative ondate di calore marino. L’OSR 8 mostra anche il ritmo e l’entità del riscaldamento degli oceani dovuto alle emissioni antropogeniche di gas serra e introduce una serie di nuove tecnologie e innovazioni che contribuiscono a migliorare il rapporto dell’umanità con l’oceano.
L’OSR 8 è un rapporto peer-reviewed prodotto dal Copernicus Marine Service e implementato da Mercator Ocean International. Fornisce una panoramica dello stato degli oceani con particolare attenzione al 2022 e al 2023 e presenta risultati scientifici dettagliati supportati da osservazioni satellitari, misurazioni in situ e modelli computerizzati all’avanguardia. Una sintesi interattiva di accompagnamento per i responsabili politici evidenzia i principali risultati del rapporto, le tendenze e le variazioni negli indicatori di monitoraggio degli oceani. Fornisce spiegazioni approfondite di alcuni dei principali processi oceanici e climatici toccati nel rapporto principale e introduce alcuni dei nuovi strumenti e innovazioni a sostegno dell’industria marina e della società nel suo complesso.
Lo stato dell’oceano
Nel 2023, il ghiaccio marino in Antartide è sceso ai livelli più bassi osservati da quando sono iniziate le registrazioni satellitari, riferisce l’OSR 8. L’estensione massima raggiunta è stata di 16,8 milioni di km², 1,9 milioni di km² in meno rispetto alla media tra il 1993 e il 2010, una perdita tre volte superiore a quella della Francia. Questa situazione si è rispecchiata nell’altro polo del pianeta, con l’Artico che ha subito una perdita di ghiaccio marino senza precedenti di quasi 2,2 milioni di km² dal 1979, in gran parte a causa dell’aumento delle temperature dell’acqua, che sono aumentate di oltre 4°C dagli anni ’80.
Le temperature superficiali degli oceani continuano a battere record, a livello globale e regionale. Nell’agosto 2022, ad esempio, le acque costiere intorno alle Isole Baleari hanno raggiunto i 29,2ºC, la temperatura oceanica regionale più calda registrata in 40 anni. In molti mari europei, anche le ondate di calore marine stanno diventando più intense, frequenti e prolungate. Nel 2022, quasi due terzi del Mar Baltico sono stati esposti a ondate di calore marine, con temperature nel Golfo di Botnia che sono salite fino a 9,6 °C sopra la media. Nella regione iberica-biscaglia-irlandese, le ondate di calore marine sono durate in media 145 giorni, con temperature che hanno raggiunto i 6°C in più rispetto alla media.
Questo eccesso di calore non è confinato alla superficie dell’oceano. Come mostra l’OSR 8, le ondate di calore marine nel Mar Mediterraneo nel 2022 sono penetrate fino a 1.500 metri sotto la superficie, contribuendo a un più ampio riscaldamento oceanico.
Il riscaldamento dell’oceano porta anche a eventi meteorologici più estremi. Una tempesta da record ha scosso la città portuale spagnola di Melilla nell’aprile 2022, quando forti venti hanno creato onde alte oltre 7 metri, con alcuni periodi di onda che durano più di nove secondi. In tutto il mondo, il 5% delle onde più alte è aumentato di altezza negli ultimi anni, riflettendo una tendenza verso oceani più energetici.
Tutti questi cambiamenti – l’aumento delle temperature, la riduzione del ghiaccio marino, le ondate di calore marine e le condizioni meteorologiche estreme – sottolineano la crescente instabilità dell’oceano causata dal riscaldamento del pianeta. Questa instabilità minaccia le popolazioni costiere, la biodiversità e gli ecosistemi marini.
Interazioni oceano-clima
L’oceano è un importante dissipatore di calore, assorbendo circa il 90% del calore in eccesso intrappolato nel sistema climatico terrestre. Dal 2005, il ritmo del riscaldamento degli oceani è quasi raddoppiato. Secondo diverse fonti di dati, il contenuto di calore degli oceani sembra essere in aumento in tutte le regioni del pianeta, anche se con intensità diverse. Questo calore ha un impatto su quasi ogni aspetto dell’oceano.