Le informazioni fornite dal Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) sono di fondamentale importanza per un’ampia gamma di utenti in Europa e nel resto del mondo. I dati CAMS sull’inquinamento atmosferico e sulla salute, l’energia solare, i gas serra e le forzanti climatiche sono resi ancora più affidabili attraverso una serie di processi di valutazione. Questi si basano sul confronto dei dati CAMS con un’ampia varietà di misurazioni atmosferiche, registrate da strumenti su satelliti, aerei, palloni aerostatici e a terra, e concludono che i dati CAMS sono di qualità costantemente elevata. L’Observer di questa settimana approfondisce le complessità della previsione degli inquinanti atmosferici e degli allergeni, l’importanza del controllo di qualità nelle operazioni di CAMS e le valutazioni indipendenti che aumentano la fiducia degli utenti nei suoi prodotti e nelle sue informazioni.
Prevedere gli inquinanti atmosferici e gli allergeni è un compito impegnativo
Le previsioni e le analisi del CAMS includono un’ampia gamma di inquinanti nocivi associati alle attività umane, come i trasporti e l’industria, e da fonti naturali come incendi boschivi e vulcani.
L’inquinamento atmosferico è uno dei maggiori rischi per la salute umana. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’inquinamento atmosferico è associato a 6,7 milioni di morti premature ogni anno.
In Europa, circa un quarto della popolazione soffre di raffreddore da fieno. Oltre ad essere debilitante per gli individui, l’onere sul sistema sanitario derivante da questa condizione può essere significativo. Le stime suggeriscono che i costi delle cure e delle giornate lavorative perse possono raggiungere circa 150 miliardi di euro ogni anno.
Alcuni inquinanti atmosferici possono essere trasportati dal vento per grandi distanze, attraverso e tra paesi e continenti. Ad esempio, il fumo degli incendi in Nord America può raggiungere l’Artico e l’Europa, e la polvere del deserto del Sahara viene spesso trasportata attraverso il Mediterraneo fino all’Europa e può essere trasportata attraverso l’Atlantico fino ai Caraibi.
Grafico che mostra la concentrazione massima giornaliera di particolato di polveri a livello del suolo, proveniente dal deserto del Sahara e trasportato attraverso l’Europa continentale. Crediti: Unione Europea, Copernicus Atmosphere Monitoring Service