L’invecchiamento modificherà la struttura dei consumi in Italia
Le proiezioni demografiche per l’Italia indicano che nei prossimi due decenni aumenterà di 3,5 milioni la popolazione anziana e molto anziana, con maggiore diffusione di disabilità medie e gravi.
L’invecchiamento della popolazione avrà ripercussioni ad ampio spettro sull’economia italiana. Considerando l’aumento di spesa previdenziale, sanitaria e per l’assistenza a lungo termine, il costo per il bilancio pubblico stimato dalla Commissione Europea va da un minimo di 1,9% a un massimo di 5,2% del PIL entro il 2040, anche tenendo conto del calo della spesa per istruzione.
L’impatto sulla propensione al risparmio appare positivo, per ora. Tuttavia, l’esperienza giapponese suggerisce che in futuro l’effetto netto diventerà negativo – sia per la minore generosità dei trattamenti previdenziali pubblici sia per maggiori necessità di spesa di natura assistenziale e sanitaria.
L’aumento della domanda di servizi sanitari e assistenziali e la maggiore incidenza dei costi dell’abitazione peseranno sulla composizione dei consumi delle famiglie, riducendo le quote di abbigliamento, calzature, trasporti, istruzione, intrattenimento, ristorazione e alberghi.