Ripristino della natura: maggior tutela per gli habitat naturali nell’UE | Tematiche | Parlamento europeo (europa.eu)
Secondo la nuova legge, l’UE dovrà adottare misure di ripristino per almeno il 20% delle zone terrestri e marine entro il 2030, e per tutti gli ecosistemi entro il 2050.
Secondo l’accordo informale tra Parlamento e Consiglio sulla legge UE sul ripristino della natura, che sarà messo ai voti martedì, i Paesi dell’UE saranno obbligati a riportare in buone condizioni il 30% degli habitat e delle aree degradati entro il 2030, il 60% entro il 2040 e il 90% entro il 2050. Inoltre, nel nuovo regolamento si fissano obiettivi di ripristino di alcuni indicatori della biodiversità nel settore agricolo, e per il ripristino dei suoli organici nelle torbiere drenate per uso agricolo.
Nel testo, si includono inoltre alcune esenzioni per gli Stati membri e un “freno di emergenza”, in base al quale gli obiettivi per gli ecosistemi agricoli possono essere temporaneamente sospesi in circostanze eccezionali.
Contesto
Oltre l’80% degli habitat europei è in cattive condizioni. Il 22 giugno 2022, la Commissione ha proposto una legge sul ripristino della natura per contribuire al recupero a lungo termine della natura danneggiata nelle zone terrestri e marine dell’UE, per conseguire gli obiettivi dell’UE in materia di clima e biodiversità e infine per conseguire gli impegni internazionali dell’UE, in riferimento al Quadro globale delle Nazioni Unite di Kunming-Montreal in materia di biodiversità.
Secondo la Commissione, la nuova legge porterebbe notevoli benefici economici, in quanto ogni euro investito si tradurrebbe in almeno 8 euro guadagnati.
Votazione: martedì 27 febbraio
Procedura: procedura legislativa ordinaria, accordo in prima lettura (votazione finale)