La relazione, preparata da cinque correlatori che rappresentano un’ampia maggioranza in Parlamento, è stata approvata con 305 voti favorevoli, 276 contrari e 29 astensioni. La risoluzione che l’accompagna è stata approvata con 291 voti favorevoli, 274 contrari e 44 astensioni. Le citazioni dei cinque correlatori sono consultabili qui.
Il Parlamento chiede riforme che rafforzino la capacità dell’UE di agire e diano più voce ai cittadini. Tra le proposte presentate figurano:
un sistema più bicamerale per evitare situazioni di stallo, attraverso un maggiore ricorso al voto a maggioranza qualificata e alla procedura legislativa ordinaria;
il riconoscimento al Parlamento di un pieno diritto di iniziativa legislativa e del ruolo di colegislatore per il bilancio a lungo termine;
una revisione delle norme sulla composizione della Commissione (rinominata “esecutivo europeo”). Tra queste, anche modifiche che riguardano la figura di Presidente della Commissione, che riceverà la nomina del Parlamento e l’approvazione del Consiglio (contrariamente a quanto avviene oggi) e potrà scegliere i propri Commissari in base alle preferenze politiche, tenendo conto dell’equilibrio geografico e demografico, e la possibilità di presentare una mozione di censura sui singoli Commissari;
la pubblicazione delle posizioni degli Stati membri dell’UE su questioni legislative, per garantire una maggiore trasparenza in seno al Consiglio;
la creazione di meccanismi di partecipazione adeguati e il rafforzamento del ruolo dei partiti politici europei, per dare più voce ai cittadini.
Una maggiore cooperazione a livello dell’UE
I deputati chiedono maggiori compenze dell’UE in materia di ambiente. Inoltre, propongono rendere le competenze nei seguenti settori (attualmente di competenza esclusiva degli Stati membri) di competenza condivisa: salute pubblica (in particolare le minacce per la salute a carattere transfrontaliero, compresa la salute sessuale, riproduttiva e i relativi diritti), protezione civile, industria e istruzione.
Infine, auspicano una maggiore collaborazione tra UE e Stati membri anche in quegli ambiti in cui le competenze sono già condivise (come energia, affari esteri, sicurezza esterna e difesa, politica delle frontiere esterne e infrastrutture transfrontaliere).
Per saperne di più su queste e altre proposte, consultare il comunicato stampa pubblicato dopo il voto in commissione parlamentare.
Con l’approvazione di questa relazione, il Parlamento dà seguito alle proposte della Conferenza sul futuro dell’Europa, rispondendo alle aspettative dei cittadini per un’UE più efficace e democratica.