Banca d’Italia – proiezioni macroeconomiche per l’Italia – 2023

Le proiezioni per l’economia italiana presentate in questo Bollettino aggiornano, alla luce delle informazioni congiunturali più recenti, quelle predisposte nell’ambito dell’esercizio previsivo coordinato dell’Eurosistema e pubblicate lo scorso 16 dicembre. Nello scenario di base il PIL, dopo una crescita di quasi il 4 per cento nel 2022, rallenterebbe nel successivo triennio, espandendosi dello 0,6 per cento quest’anno e dell’1,2 sia nel 2024 sia nel 2025. L’inflazione, salita quasi al 9 per cento in media nel 2022, scenderebbe al 6,5 quest’anno e più decisamente in seguito, portandosi al 2 per cento nel 2025. Queste proiezioni, ancorché puntuali, continuano ad avere un carattere puramente indicativo dato il contesto di incertezza eccezionalmente elevata.
La guerra in Ucraina continua a rappresentare un fattore di forte instabilità per il quadro macroeconomico. Nello scenario di base qui presentato si ipotizza che le tensioni associate al conflitto si mantengano ancora significative nei primi mesi di quest’anno, per ridursi gradualmente lungo l’orizzonte previsivo. In uno scenario alternativo si valutano le ripercussioni economiche di sviluppi più avversi, caratterizzati da una sospensione permanente delle forniture di materie prime energetiche dalla Russia.

Nelle ipotesi sottostanti allo scenario di base le quotazioni energetiche rimangono relativamente elevate nel 2023, per ridursi gradualmente nel biennio successivo (cfr. il riquadro: Le ipotesi sottostanti allo scenario macroeconomico); il commercio mondiale rallenta in misura significativa quest’anno – risentendo degli effetti sull’attività economica globale dell’elevata inflazione e dell’incertezza connessa con il conflitto in Ucraina – e torna a crescere a ritmi più sostenuti nel 2024-25. I tassi di interesse nominali, per i quali si ipotizza un andamento in linea con le attese di mercato, aumenterebbero ancora quest’anno, per stabilizzarsi nel prossimo biennio.