Inaugurata la scuola delle arti e dei mestieri della Fabbrica di San Pietro
Scalpellini, marmisti, muratori, stuccatori, decoratori e falegnami. Da ieri hanno un’accademia di formazione a loro riservata in Vaticano. Si tratta della scuola delle arti e dei mestieri della Fabbrica di San Pietro, promossa in collaborazione con la fondazione Fratelli tutti. Ad inaugurarla ieri pomeriggio, 16 gennaio, nella sala capitolare della basilica Vaticana, è stato il cardinale arciprete Mauro Gambetti, che presiede entrambe le istituzioni promotrici.
L’iniziativa vuole essere un ritorno all’antica tradizione, quando nel XVIII secolo venne istituito lo studio pontificio delle arti, destinato ai giovani aspiranti «muratori, pontaroli, falegnami, scalpellini e tutti gli artieri di arti meccaniche». E come avveniva già nel Cinquecento, nel cantiere di San Pietro, la presenza femminile è significativa. Non a caso, attualmente, la metà delle domande di ammissione è stata presentata da ragazze. D’altra parte, anche allora vi erano numerose maestranze femminili impiegate in questo genere di lavori. Tra le “sanpietrine”, che svolgevano lavori manuali con professionalità, vi erano mastre muratrici, carrettiere, pozzolaniere, fabbre, fornaciare, vetrare, intagliatrici di legno e di pietre dure, che avevano sostanziale parità economica e considerazione rispetto ai colleghi uomini.
All’inaugurazione hanno partecipato alcuni allievi che frequenteranno i tre corsi di indirizzo previsti per il primo anno didattico. Gli iscritti sono dodici ragazzi e otto ragazze, provenienti da Italia, Perú, Germania e Bielorussia, tutti diplomati e con una formazione tecnico/artistica, come previsto dal bando di ammissione.
I docenti sono stati scelti tra il personale dell’ufficio tecnico della Fabbrica, tra professori di università italiane e straniere e tra artigiani di comprovata esperienza. All’inaugurazione erano presenti anche il gesuita Francesco Occhetta, segretario generale della fondazione e direttore della scuola, e Assunta Di Sante, responsabile scientifico.
Sono previsti cicli di lezioni frontali, seminari, visite guidate e sopralluoghi di studio in diverse località italiane. Le lezioni teoriche si terranno nelle aule allestite nei locali del Palazzo della Canonica, mentre le attività di laboratorio si svolgeranno nelle officine della Fabbrica di San Pietro. In questo modo, gli allievi potranno esercitarsi e operare a stretto contatto con le maestranze sanpietrine. I corsi dureranno sei mesi con frequenza in presenza e obbligatoria.
Come già avveniva nel XVIII secolo, la frequenza è gratuita, voluta per la formazione dei giovani artigiani di tutta Roma, aperta la sera e nei giorni festivi per permettere agli allievi di lavorare al mattino.
«La scuola — ha sottolineato tra l’altro il cardinale Gambetti — ci aiuterà a piantare un seme nel terreno della promozione umana, della formazione volta al servizio alla cultura, alle donne e agli uomini del nostro tempo e alla Chiesa. Cercheremo di portare come frutto una formazione davvero integrale, capace di coinvolgere, con l’insegnamento delle arti e dei mestieri, la dimensione spirituale, quella culturale e antropologica, l’etica e la cura della vita comunitaria».
Per richiedere informazioni circa le candidature alla prossima selezione è attiva la segreteria della scuola all’indirizzo email: (scuola.artiemestieri@fsp.va).