Audizione nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli effetti economici e di finanza pubblica degli incentivi fiscali in materia edilizia
4. Scostamenti annuali rispetto alle previsioni
Complessivamente, la differenza tra le stime ex ante e gli oneri aggiornati ex post sulla base delle informazioni più recenti per l’intero periodo 2020-2035 delle agevolazioni relative al c.d.
“Superbonus” e al “Bonus facciate” risulta pari a 45,2 miliardi di euro.
Di queste differenze si è tenuto conto, naturalmente, ai fini della predisposizione delle stime di
finanza pubblica.
La stima tendenziale inclusa nella Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e finanza 2022, era stata rivista al rialzo a 61,2 miliardi di euro (oltre il 67% in più rispetto alle stime del DEF 2022) e 19 miliardi per il Superbonus e il bonus facciate rispettivamente, a fronte di una valutazione iniziale di oneri per la finanza pubblica di 35 e 5,9 miliardi.
Di recente, nel Documento di Economia e finanza 2023 l’impatto del Superbonus è stato ulteriormente modificato e portato a 67,12 miliardi, con una differenza di 32 miliardi rispetto alla valutazione iniziale.
Sulla base di questi andamenti, i recenti provvedimenti del Governo hanno riflesso dunque l’obiettivo di migliorare il disegno di questi strumenti e assicurare una coerenza complessiva del quadro normativo.
È stata, infatti, prevista una graduale riduzione e convergenza delle aliquote del beneficio,
considerato che una misura del beneficio molto elevata (o comunque superiore al costo) e presidi di controllo ridotti possono introdurre distorsioni sul mercato, che indeboliscono l’efficacia di interventi che miravano ad accrescere la qualità e l’efficienza energetica del patrimonio abitativo e a sostenere il settore delle costruzioni quale attore fondamentale per la ripresa economica del Paese.