di Michelangelo Borrillo del 29 mar 2022
C’è un gasdotto autorizzato che non è mai stato realizzato. Che non ha mai subito contestazioni da no-gas ma che per lungo tempo non ha avuto gas — sotto contratto — da trasportare a struttura realizzata. Che per anni è rimasto nel dimenticatoio, sia perché finito all’ombra del vicino Tap (Trans Adriatic Pipeline) sia per motivazioni geopolitiche relative al bacino di approvvigionamento, quello del Levantino: al largo di Cipro, Israele e dell’Egitto e dinanzi alla Turchia, in acque storicamente contese e da sempre in equilibrio precario, geopoliticamente parlando. E così mentre il Tap, per il trasporto del gas azero, si costruiva ed entrava in funzione portando sulle coste del Salento, a Melendugno (Lecce) 7,2 miliardi di metri cubi nel 2021, il Poseidon — con sbarco previsto una ventina di chilometri più a sud, a Otranto — rimaneva sulla carta. Fino a quando proprio il mutato equilibrio geopolitico lo ha riportato, in questi giorni, in auge.
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