Corte dei Conti europea – Relazione speciale 02/2022 – l’efficienza energetica nelle imprese

In alcuni casi è stato conseguito un risparmio energetico, ma vi sono debolezze nella pianificazione e nella selezione dei progetti

L’efficienza energetica è essenziale per conseguire la neutralità dell’UE in termini di emissioni di carbonio entro il 2050.

La Corte ha analizzato i progetti di efficientamento energetico nelle imprese cofinanziati con i fondi della politica di coesione. È stato riscontrato che la Commissione non aveva valutato i potenziali risparmi energetici nelle imprese né il loro fabbisogno di finanziamenti e che i programmi non specificano in che modi i fondi contribuiscano alle priorità in tema di efficienza energetica.

Non è possibile determinare questo contributo tramite gli indicatori ex post, ma gli auditor della Corte lo hanno stimato pari allo 0,3 % dello sforzo necessario per raggiungere il valore-obiettivo del 2030.

Nel complesso, gli investimenti in efficientamento energetico sono stati efficienti.

L’utilizzo di indicatori finanziari nel processo di selezione avrebbe evitato alcune inefficienze e avrebbe consentito di scegliere meglio lo strumento di finanziamento. La Corte raccomanda alla Commissione di chiarire il contributo dei fondi dell’UE e di verificare se la scelta dello strumento di finanziamento sia ragionevole.

​Relazione speciale della Corte dei conti europea presentata in virtù dell’articolo 287, paragrafo 4, secondo comma, del TFUE.