Il Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici realizzato da ENEA e Comitato Termotecnico Italiano (CTI), segnala che nel 2020 sono diminuiti nel residenziale gli attestati di prestazione energetica (APE) nelle classi intermedie e più basse (-1,2% rispetto al 2019) in favore di quelli nelle classi energetiche più elevate.
Per il non residenziale, invece, si conferma l’incremento degli APE nelle classi meno efficienti (+3,5%), già registrato lo scorso anno, anche se il settore vanta una quota maggiore di certificati nelle classi energetiche migliori e intermedie (circa il 55% contro il 40% del residenziale).
Dei circa 950 mila APE analizzati, tre quarti riguardano immobili costruiti prima del 1991 e quasi il 6% quelli più recenti (2016-2020); circa l’85% degli attestati è connesso a passaggi di proprietà e locazioni, poco più del 3% a nuove costruzioni, quasi il 4% alle riqualificazioni energetiche e meno del 2,5% alle ristrutturazioni importanti.
Il Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici
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