IPCC – Climate Change – i cambiamenti climatici sono diffusi, rapidi e si stanno intensificando

Riscaldamento Globale di 1.5 | IPCC – Focal Point Italia (cmcc.it)


Secondo l’ultimo rapporto del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) pubblicato oggi, gli scienziati rilevano cambiamenti nel clima della Terra in ogni regione e in tutto il sistema climatico.

Molti di questi cambiamenti sono senza precedenti in migliaia, se non centinaia di migliaia di anni, e alcuni tra quelli che sono già in atto – come il continuo aumento del livello del mare – sono irreversibili in centinaia o migliaia di anni.

Tuttavia, forti e costanti riduzioni di emissioni di anidride carbonica (CO2) e di altri gas serra limiterebbero i cambiamenti climatici. Se, da una parte, grazie a queste riduzioni, benefici per la qualità dell’aria sarebbero rapidamente acquisiti, dall’altra, potrebbero essere necessari 20-30 anni per vedere le temperature globali stabilizzarsi. Sono questi alcuni dei principali contenuti del rapporto del Gruppo di lavoro 1 dell’IPCC, Cambiamenti Climatici 2021 – La basi fisico-scientifiche approvato venerdì 6 agosto da 195 governi membri del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici, nel corso di una sessione virtuale che si è tenuta per due settimane a partire dal 26 luglio.

Il rapporto del Gruppo di Lavoro I è la prima parte del Sesto Rapporto di Valutazione (AR6) dell’IPCC, che sarà completato nel 2022.

“Questo rapporto riflette sforzi straordinari in circostanze eccezionali”, ha detto Hoesung Lee, presidente dell’IPCC. “Le innovazioni contenute in questo rapporto e i progressi nella scienza del clima che esso riflette, forniscono un contributo inestimabile ai negoziati sul clima e ai processi decisionali”.


CLIMATE CHANGE 2021 – Le basi fisico-scientifiche: il rapporto spiegato dagli scienziati italiani | IPCC – Focal Point Italia (cmcc.it)

Esiste una connessione tra i lockdown legati alla pandemia e le cause dei cambiamenti climatici?
Un aspetto interessante affrontato nel capitolo 6 riguarda poi la pandemia COVID-19 che, in conseguenza dei lockdown estesi in tutto il mondo, ha causato la riduzione in tempi brevissimi sia delle emissioni di inquinanti atmosferici che dei gas serra.

Per quanto riguarda i primi, si è assistito a un seppur temporaneo miglioramento della qualità dell’aria in tutto il pianeta. Per quanto riguarda i secondi, i lockdown hanno prodotto una riduzione del 7% delle emissioni di CO2 a livello globale, un dato enorme che non ha precedenti negli ultimi 50 anni. A questo però non si è associata una riduzione della concentrazione di CO2 e, conseguentemente, nessun apprezzabile effetto sulla temperatura del pianeta.

Questo dato conferma che per contrastare il riscaldamento climatico sono necessarie riduzioni della concentrazione di CO2 e degli altri gas serra di grossa entità e sostenute nel tempo fino a una completa decarbonizzazione perché per apprezzare gli effetti della riduzione delle emissioni sulla concentrazione di gas serra in atmosfera sono necessarie azioni e strategie di lungo periodo.


L’Onu: Cambiamento climatico è da codice rosso, inevitabile e irreversibile- Corriere.it


La scienza accusa l’uomo per le catastrofi ambientali – L’Osservatore Romano