La Commissione Europea ha lanciato in questi giorni la sua agenda di riforma fiscale, denominata “BEFIT” (Business in Europe: Framework for Income Taxation), che si inserisce nel quadro delle discussioni multilaterali a livello di G20 e OCSE.
A questo Bruxelles affiancherà una politica industriale caratterizzata da una visione più strategica, basata sull’innovazione e una crescente autonomia internazionale, come si evince dalla revisione che è stata pubblicata recentemente.
Gli sforzi per favorire una ripresa più equa e duratura non hanno riguardato solo l’UE, ma anche l’Africa: si è infatti svolto a Parigi – su iniziativa del Presidente Macron –. Tuttavia, se l’Africa spera di svilupparsi nei prossimi anni anche grazie alla sua popolazione sempre più giovane e numerosa, lo stesso non si può dire dell’Europa e soprattutto dell’Italia, che sta andando incontro a un calo demografico preoccupante.
Si parla di questo nell’ISPI Global Watch dedicato alla Geoeconomia del coronavirus di questa settimana. Con un doppio focus sull’importanza sempre più cruciale delle risorse naturali: da un lato, i giacimenti di terre rare verso i quali la Cina sta mettendo in atto un’aggressiva strategia di investimenti globali; dall’altro, la crisi idrica che sta colpendo il Mezzogiorno italiano e che il PNRR cercherà di risolvere.
E con uno sguardo alla complicata relazione diplomatica tra Australia e Cina: Canberra dipende in maniera cruciale dagli scambi commerciali con Pechino, ma i rapporti tesi rischiano di mettere in difficoltà l’economia australiana.