In seguito alle discussioni bilaterali con i leader dell’UE, il presidente Michel ha individuato i sei “elementi costitutivi” per un eventuale accordo.
1. Dimensione del QFP
Il Presidente Michel ha proposto 1 074 miliardi di euro per raggiungere gli obiettivi a lungo termine dell’UE e preservare la piena capacità del piano di ripresa. Questa proposta si basa in gran parte sulla proposta di febbraio, che riflette due anni di discussioni tra gli Stati membri.
2. Sconti
Gli sconti forfettari sarebbero mantenuti per la Danimarca, la Germania, i Paesi Bassi, l’Austria ela Svezia.
3. Dimensione del fondo di recupero
La Commissione avrebbe il potere di prendere in prestito fino a750 miliardi di euro attraverso una decisione di risorse proprie. Questi fondi possono essere utilizzati per i prestiti back-to-back e per le spese incanalate attraverso i programmi del QFP.
4. Prestiti e sovvenzioni
Il Presidente Michel ha proposto di preservare l’equilibrio tra prestiti, garanzie e sovvenzioni per evitare di sovraccaricare gli Stati membri con elevati livelli di debito. “Questo è fondamentale anche per il futuro del mercato unico e per prevenire maggiori frammentazioni e disparità”, ha affermato.
5. Allocazione dell’impianto di recupero e resilienza (RRF)
La proposta garantisce che il denaro vada ai paesi e ai settori più colpiti dalla crisi: il 70% degli impianti di recupero e resilienza verrebbe impegnato nel 2021 e nel 2022, secondo i criteri di assegnazione della Commissione. Il 30% sarebbe impegnato nel 2023, tenendo conto del calo del PIL nel 2020 e nel 2021. La busta totale deve essere erogata entro il 2026.
6. Governance e condizionalità
Sulla base della proposta, gli Stati membri prepareranno piani nazionali di risanamento e resilienza per il periodo 2021-2023 in linea con il semestre europeo, in particolare le raccomandazioni specifiche dei paesi. I piani saranno riesaminati nel 2022. La valutazione di questi piani sarà approvata dal Consiglio con una votazione a maggioranza qualificata su una proposta della Commissione.
In secondo luogo, il 30% dei finanziamenti si rivolgerà a progetti legati al clima. Le spese previste dal QFP e dall’UE di nuova generazione rispetteranno entro il 2050 l’obiettivo dell’UE in cui la neutralità climatica è prevista per il 2050, gli obiettivi climatici dell’UE per il 2030 e l’accordo di Parigi.
La terza condizionalità proposta dal Presidente è legata allo Stato di diritto e ai valori europei. “Stiamo compiendo un passo fondamentale per ancorare lo Stato di diritto e i valori nel nostro progetto europeo ed è per questo che propongo un forte legame tra finanziamento e rispetto della governance e dello Stato di diritto”, ha affermato il presidente Michel.