L’azione per il clima al centro della politica esterna
I ministri degli esteri hanno discusso oggi di diplomazia climatica, ribadendo la centralità politica dell’azione per il clima per l’Unione europea. A seguito della discussione, il Consiglio ha adottato conclusioni sulla diplomazia climatica. Questo è un chiaro segno che nel 2020 il clima sarà una delle priorità della politica esterna dell’UE.
Nelle sue conclusioni il Consiglio ricorda che i cambiamenti climatici rappresentano una minaccia esistenziale per l’umanità e la biodiversità in tutti i paesi e le regioni, e richiedono una risposta collettiva urgente. Per questo motivo, la leadership dell’UE attraverso il buon esempio è essenziale per innalzare globalmente il livello di ambizione in materia di clima.
Il Consiglio sottolinea che l’UE deve esortare i paesi terzi a intensificare il loro impegno insieme all’UE, e sostenere questi stessi paesi nei loro sforzi attraverso tutti gli strumenti della politica esterna dell’UE. Nelle conclusioni si sottolinea inoltre l’importanza di intensificare le attività di sensibilizzazione sull’azione per il clima con i paesi partner e le organizzazioni regionali, anche nel contesto dei prossimi vertici.
In linea con l’impegno a favore dell’accordo di Parigi, con l’obiettivo di realizzare un’UE a impatto climatico zero entro il 2050 e con i risultati del Consiglio europeo del dicembre 2019, il Consiglio invita l’alto rappresentante, la Commissione e gli Stati membri a collaborare per definire con urgenza, entro giugno 2020, un approccio strategico in materia di diplomazia climatica che individui modalità concrete e operative.
Testo integrale delle conclusioni del Consiglio
Diplomazia climatica: il Consiglio adotta conclusioni, 18 febbraio 2019
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