Giurisprudenza – Cassazione Penale, 26 giugno 2019, n. 27944 – Rischio da Interferenza
Committente
Rischio da Interferenza
Fonte: Olympus
Cassazione Penale, 26 giugno 2019, n. 27944
… omissis …
Dunque, a norma dell’art. 26, comma 2, l’appaltatore e il subappaltatore sono tenuti a richiedere al committente il documento di valutazione dei rischi interferenziali e, qualora ricevano risposta negativa, a sopperire personalmente all’individuazione del rischio, collaborando con il committente (Sez. 4, n. 44792 del 17/06/2015, Mancini; Sez. 4, n. 5420 del 15/12/2011 – dep. 2012, Intrevado).
Da questo punto di vista la sentenza impugnata ha correttamente ritenuto che il G.R. non avesse ottemperato all’obbligo di redigere il documento (d.u.v.r.i.) di cui all’art. 7 del d.lgs. n. 626/94 (nel testo in vigore dal 22 agosto 2007) in relazione al rischio connesso all’esecuzione dell’attività appaltata su attrezzatura (il silos) presente nel luogo di lavoro, avendo plausibilmente ritenuto sussistente un rischio da interferenza tra l’attività di scarico del silos e l’attività produttiva della ditta committente.
I giudici di merito hanno evidenziato che fra la ditta committente e l’appaltatore non vi era stato nessun reale coordinamento in relazione alle modalità più sicure da seguire per lo scarico del silos, essendo stato rimesso inadeguatamente all’iniziativa dell’impiegata amministrativa di Stilsedia di indicare le novità apportate al silos e alla diligenza degli operai de “Il Truciolo” di adeguare le modalità di scarico, senza alcuna valutazione dei rischi ed una precisa direttiva sulle modalità esecutive da osservare e sulle cautele da tenere in caso di difficoltà nell’esecuzione dello scarico.
Da quanto sopra la sentenza di merito ha tratto plausibili considerazioni sia in ordine alla sussistenza di profili colposi a carico del G.R., sia in ordine alla configurabilità del nesso causale fra le omissioni addebitate e l’evento, avuto riguardo alla concreta verificazione del rischio che la normativa cautelare violata intendeva neutralizzare, secondo una ponderata valutazione di merito, priva di errori di diritto, come tale insindacabile in cassazione.
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